Intervista a Luca Pizzetti | Stampa |  E-mail
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RoreStars: Cominciamo dall’attualità, i boys A hanno raggiunto un traguardo storico, la finale di Coppa Ticino, una meta importante non solo per il movimento dei Grandinani, ma anche per tutto il calcio mesolcinese. Dimmi un po’ quanto è bello arrivare in finale, quali sono state le difficoltà e quali momenti ti ricordi in modo particolare?
Luca Pizzetti: Ogni giocatore di calcio sogna una finale: c’è chi sogna la Champions League, chi sogna la Coppa del Mondo, chi la Coppa Svizzera e chi come nel mio caso ha sempre sognato di poter vincere la Coppa Ticino. Essa rappresenta sicuramente una meta importante per tutto il calcio mesolcinese, poiché questa finale è la ricompensa dell’impegno profuso dal raggruppamento dei Grandinani, dai vari club mesolcinesi, dall’allenatore e da tutta la squadra. Questo risultato dimostra ancora una volta, se era ancora necessario ricordarlo, che l’unione fa la forza, che se la Mesolcina si unisce può ottenere degli ottimi risultati a livello calcistico.
Il momento più bello che ricordo è stata l’euforia di tutta la squadra dopo la vittoria in semifinale contro la squadra più forte degli allievi A in Ticino, che alla vigilia godeva del favore dei pronostici ed era indicata da molti come la probabile vincitrice di coppa.

RS: Che finale sarà? Pensate di poterla vincere? Il tuo pronostico?
LP: Sarà una finale elettrizzante, dove regnerà la tensione e l’emozione in tutti noi: giocatori e pubblico compreso. Sicuramente anche gli avversari saranno determinati a vincere, perché a nessuno piace perdere, soprattutto se si giunte sino a questo stadio della competizione e la vittoria è ormai distante solo 90 minuti.
Personalmente credo molto nei nostri mezzi e dunque, facendo gli scongiuri, ipotizzo una vittoria della nostra squadra. L’entità del risultato non è importante, quello che è rilevante in fin dei conti è la vittoria.

RS: Quanto è importante avere raggiunto questo obbiettivo?
LP: Ad inizio stagione, in settembre, l’obiettivo principale era incentrato sul campionato; si mirava infatti a raggiungere la promozione nel livello 1. Nel girone di andata abbiamo raggiunto brillantemente questa meta e di conseguenza il secondo obiettivo stagionale è diventato quello di mantenere il posto nel livello 1, tra le migliori squadre che giocano in Ticino. La coppa è stato un po’ una sorpresa, poiché noi abbiamo giocato contro squadre sulla carta più forti di noi e dunque non avevamo nulla da perdere. Naturalmente penso che ora che abbiamo raggiunto la finale sia importante la vittoria, ma ripeto, potrà essere un vero successo solamente se riusciremo anche a raggiungere l’obiettivo primario, ovvero la salvezza nel livello 1.

RS: Com’è l’ambiente in questo momento nello spogliatoio?
LP: Dopo la vittoria nella semifinale di coppa si è assistito ad un incredibile euforia all’interno dello spogliatoio. Essa non è però servita nelle successive due partite di campionato, le quali hanno smorzato un po’ gli animi all’interno della squadra. Sono però sicuro che già a partire da sabato, contro un avversario diretto per la salvezza, la squadra mostrerà tutta la grinta e la determinazione non mostrate nelle ultime due uscite di campionato, in modo da arrivare alla finale di giovedì in uno stato di forma mentale pronto adatto ad una finale.

RS: Siete consapevoli del traguardo importante che avete raggiunto?
LP: Naturalmente siamo consapevoli del traguardo “storico” raggiunto, ma per questa ragione non ci sentiamo per niente appagati: per questo scenderemo al Lido con la voglia di portare in Mesolcina il prestigioso trofeo della coppa Ticino.

RS: Se in coppa siete andati benissimo, il vostro campionato è abbastanza discreto anzi deludente, come mai questa differenza di prestazioni?
LP: Secondo me la differenza di prestazioni è da attribuire in particolar modo alla rosa: in campionato non disponiamo di un organico così ampio quanto le altre squadre ed inoltre è da sottolineare come non sempre tutti i giocatori impegnati nei loro campionati di attivi in quarta lega siano presenti agli impegni di campionato.

RS: Ci sono obbiettivi da raggiungere nei prossimi anni come allievi A, essere promossi negli A Champions ad esempio?
LP: Sicuramente questo potrebbe essere secondo me un ottimo obiettivo per il futuro. Le squadre di allievi B, C e D9 stanno dimostrando di essere all’altezza e dunque in futuro uno delle possibili mete potrebbe essere per l’appunto la promozione nella lega interregionale.

RS: Dove c’è una squadra e una società forte c’è anche un settore allievi importante, da anni i Grandinani uniscono ragazzi di tutta la valle con buoni risultati, gli attivi purtroppo non ancora, anche se a poco a poco qualcosa si sta muovendo… forse se si uniranno le forze come si sta cercando di fare, anche gli allievi ne approfitteranno, cosa ne pensi?
LP: Sicuramente da una collaborazione in valle potrebbero trarci tutti dei profitti, a partire dagli allievi fino a giungere alle squadre di attivi. A livello calcistico siamo giunti nella nostra valle ad un punto in cui bisogna reagire: unire le nostre forze per ottenere finalmente un livello calcistico più alto, come potrebbe essere una terza o seconda lega. In merito a questo argomento sostengo pienamente il lavoro svolto dalle squadre del Lostallo e del Gloria, che stanno dando il via ad una prima fusione significativa ed importante.

RS: Un Ragazzo che finisce con gli allievi e sa di poter giocare in terza o seconda è
per lui molto più stimolante che andare a giocare in quarta lega o sbaglio?
LP: Sicuramente giocando in terza lega si hanno degli stimoli diversi rispetto alla quarta lega, soprattutto se si gioca senza nessun obiettivo di promozione. Personalmente ho giocato mezza stagione in terza lega e devo dire che il ritmo delle partite, l’intensità e la qualità sono maggiori rispetto alla quarta lega e dunque è anche più stimolante.

RS: Nonostante tu giochi già da tempo negli attivi, dopo gli allievi in che realtà ti piacerebbe giocare?
LP: Quest’estate concluderò la mia “carriera” con gli allievi, ma soprattutto terminerò il liceo e mi trasferirò a studiare a Zurigo. Per questa ragione sarà più difficile abbinare il calcio alla scuola. Sicuramente non smetterò di giocare a calcio e se riuscirò tornerò a giocare il fine settimana. Per il momento mi trovo molto bene a Lostallo e sono convinto che anche l’anno prossimo, sperando comunque nella promozione, rimarrò in questa squadra.

RS: Tu giochi anche nell’AS San Giorgio Lostallo, fra due settimane grande derby contro il Roveredo, chi vincerà? Pronostico?
LP: Sarà una partita molto dura, nonostante il Rorè abbia già raggiunto la matematica salvezza. Però sappiamo tutti che un derby è sempre un derby e quindi sarà una partita sicuramente difficile, ma alla fine vinceremo per 2-0.

RS: Dimmi quali sono per te le grandi differenze nel giocare negli allievi e negli
attivi?
LP: Le grandi differenze che ci sono fra gli attivi e gli allievi sono sicuramente l’esperienza. Le marcature, gli anticipi, i passaggi devono essere effettuati in un modo diverso, tenendo conto che il giocatore che ti sta di fronte è probabilmente più esperto di te e per questa ragione devi essere molto più attento. In alcune partite degli allievi si deve però anche dire che l’intensità di gioco e il ritmo è superiore rispetto alla quarta lega.

RS: Immagino che giocherai il derby, sarai quindi un ex, con quali sentimenti affronterai la sfida?
LP: Giocare a Roveredo, paese in cui sono nato e attualmente vivo, contro la squadra di casa mi porterà sicuramente a provare delle nuove emozioni che non ho mai esperimentato, ma sono sicuro che una volta sceso in campo la tensione e l’emozione spariranno per lasciare posto alla determinazione e all’agonismo che provo a mettere in campo in ognuna delle mie partite.

RS: Raccontami brevemente chi sei, quanti anni hai, il tuo ruolo, cosa fai, i tuoi hobby, curiosità…
LP: Sono Luca Pizzetti, ho 20 anni, sono nato a Roveredo e attualmente frequento il liceo di Bellinzona. Il mio ruolo è estremamente duttile: solitamente sono impiegato quale terzino destro o sinistro, al centro della difesa, o più raramente quale laterale di centrocampo. I miei hobby sono la lettura, in particolare nelle vacanze estive; la mia cascina, dove trascorro le vacanze con la mia famiglia e la mia ragazza; e gli sport in generale, a partire dal badminton fino alla pallavolo.


RS: Ringraziamo Luca Pizzetti per le risposte che ci ha dato e gli auguriamo di essere il primo capitano mesolcinese ad inalsare la Coppa Ticino al cielo!!! Naturalmente l’augurio va a tutti gli allievi A e che possano portare in Mesolcina l’ambito trofeo.

Ultimo aggiornamento Domenica 23 Gennaio 2011 09:22