AS Moesa | 4 : | 1 | FC Savosa-Massagno |
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20-10-2013 16:30 | |||||
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Formazione
a disposizione: Giudicetti, Berri, Tschudi, Righini, De Ritz M.
Commento
Riscatto doveva essere e riscatto è stato. “Riscattone” oseremmo dire.
Eppure davanti al Moesa c’era una squadra che tentava di giocare a calcio e che si è portata in vantaggio dopo pochi minuti a causa di uno dei rari svarioni difensivi di giornata.
Si poteva pensare ad un’altra giornataccia (ndr. o serataccia se pensiamo a quattro giorni prima), invece no. I ragazzi moesani si ricordano di sapere giocare a calcio ed allora pareggiano entro la pausa e la chiudono ad inizio ripresa gestendo i restanti trenta minuti.
Buona partita corale che ci fa attestare a metà classifica e ci permette di affrontare con piglio positivo le ultime 4/5 partite dell’andata altalenante.
Pagelle
De Ritz: anche oggi non si sporca i guanti. Sul gol è incolpevole. Dovrebbe prendersela con i compagni che lasciano un’autostrada all’attaccante avversario.
Pfisterer: trenino nel primo tempo, soldatino nel secondo. Nel senso che spinge e sgroppa nei primi 45’, poi si accorge che il lunedì deve andare a lavorare ed allora tira i remi in barca. Teniamocelo pimpante finchè il fine settimana non spreca energie in altre attività… dal prossimo cambia la musica, “laVIVI” torna da Friborgo.
Tavasci: rientro del bomberone difensivo. Svolge la sua partita diligentemente. Dall’alto della sua esperienza si “fa sentire” con l’attaccante avversario più pericoloso togliendolo dalla contesa.
Righini: entra in campo e subito si fa notare per un assist al bacio perugina su punizione. Si fa sentire come solo lui sa fare. Insomma altro spezzone (ndr. non di gambe o giugulari ma di gara) positivo per “Bubu”.
Gorza: sotto gli occhi della nuova amata svolge una partita diligente. Buona scoperta di mister Cereghetti quella di spostare Mauro centrale. Svolge il suo lavoro e bene. Per lui, abituato ai turni e ai picchetti, 90’ non sono un problema.
Jolli: voleva spazio ad inizio stagione. Ora ce l’ha ed è tutto guadagnato sul campo. Altra ottima intuizione della dirigenza. Può osare ancora maggiormente sia in fase offensiva sia in discoteca con il gentil sesso. In entrambi i casi si toglierebbe delle soddisfazioni.
Decristophoris: classe 1993 e nella zona nevralgica del Moesa questo dice tanto del suo valore. Veloce in campo e anche all’Istambul Kebab nello sbranarsi il “Kebab box” ricevuto.
Peduzzi: si fa migliaia di km per giocare con il Moesa (ndr. dopo una settimana a Pechino). Le distanze “in amore” non contano. Sul campo elargisce una partita con poche sbavature, come ci ha abituato.
Storni: il regista fa il … regista leggermente sulla destra. Campo, tempo e barba… lo trasformano in un vero giocatore/gladiatore. Mezzo punto in più per i suoi video che spopolano in rete. Nella “top ten” di settembre un video FC Moesa è subito dietro a quello di Elena Grimaldi e i suoi amici.
Kaymak: non ha l’equipaggiamento invernale, nel senso che deve farsi prestare le scarpe a sei tacchetti dai compagni. Si muove e si impegna. Manca ancora lo spunto di classe che tutti aspettano ma nel terzo gol effettua la giocata di sponda giusta.
Tschudi: gol fantasma per Martino. Dovrà attendere la gioia del primo goal ma arriverà presto. Per il momento si consola con i “free alcool” e le “feste dai ticines” a Zurigo. Tra una e l’altra cosa trova il tempo per frequentare l’univesità.
Rogic: anche al campo “La Cappella” adesso sanno qual è il suo modo di esultare. Doppietta per lui (ndr. da informazioni ricevute non solo la domenica).
De Ritz M.: primi minuti anche per il bomberone di Yverdon. È sempre un piacere vederlo in campo. Le movenze feline e l’eleganza che lo contraddistinguono fanno impazzire “le swag” accorse a mandrie.
Cereghetti T.: infila una doppietta anche lui. Primo gol da opportunista d’area, il secondo da grande personalità. Vedremo se per Morbio riesce a sbolognare i Suricati (ndr. mammifero carnivoro appartenente alla famiglia Herpestidae) ai colleghi di università.
Pagelle “ad hoc”:
Cereghetti R.: si “spacca ammerda” in maniera pesante in buvette. Alti livelli anche fuori dal campo.
Lanza: incita i compagni a più non posso. Dopo la cocente delusione di mercoledì con i suoi ex (ndr. faceva meglio lui con una gamba ingessata che alcuni compagni in campo) va a casa soddisfatto e pronto a rientrare.