FC Solduno | 2 : | 0 | AS Moesa |
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25-03-2012 14:30 | |||||
FC Solduno | 1 | 38" | 39" | 1 | Alessio De Ritz |
FC Solduno | 1 | 80" | 69" | 1 | Mattia De Ritz |
70" | 1 | Ulderico Rosa | |||
75" | 1 | Martino Bassi | |||
78" | 1 | Mergan Mavraj |
Formazione
A disposizione: Bottelli, Rosa, Da Silva
Pagelle
Commento
L’AS Moesa è una buona squadra se si presenta sul campo con un atteggiamento solidale e se è decisa a non risparmiarsi durante la partita. Queste caratteristiche che sono evidentemente mancate nella gara infrasettimanale con l’Arbedo, sono finalmente riaffiorate contro il Solduno. I nostri hanno messo in difficoltà i padroni di casa che non sono riusciti a creare il loro gioco grazie al pressing metodico ed efficace della nostra squadra. Difficile giocare contro una squadra che non ti lascia spazio per costruire e l’AS Moesa ha proprio macinato chilometri per chiudere ogni possibile spiraglio offensivo degli avversari. Risultato questo di un undici compatto e che si è mosso assieme per buoni tratti dell’incontro. La condizione dei nostri è buona e quindi una tale strategia può essere effettuata senza grandi problemi fisici per almeno una buona parte dell’incontro. Altra caratteristica da sfruttare dei nostri è la capacità di costruire l’azione con la palla bassa. Se purtroppo in casa questo non è stato possible dal momento che il campo è in uno stato che non permette di fare un passaggio di 2 metri senza spendere energie mentali per evitare di perdere il controllo del pallone, ecco che il campo del Solduno ha permesso buoni fraseggi. La squadra ha costruito buone azione e quando ha giocato rasoterra ha saputo impensierire gli avversari. Perché allora la sconfitta? Nel primo tempo è giunto il primo gol del Solduno quando la nostra difesa era pietrificata, attendendo un presunto fischio dell’arbitro per un fallo. Il gol avversario ha coinciso con l’inizio di un passaggio di nervosismo che si sa quanto sia fatale alla nostra squadra… Dopo però per fortuna aver trovato la calma si è continuato alla ricerca del gol. Sebbene il campo fosse in ottime condizioni per giocare rasoterra, troppi giocatori hanno dimostrato di non avere calma nella gestione del pallone. Si ha avuto la sensazione che la palla scottasse e quindi, invece che giocare semplice o mettere il corpo tra palla e avversario per difendere il possesso palla, ci si è rivolti verso un gioco frettoloso e lanci lunghi. Molti passaggi a nessuno e sbagliati. Anche in fase offensiva non c’era tranquillità. Non si è visto un appoggio dagli attaccanti ai centrocampisti, per alzare il baricentro della squadra e mantenere la palla, ma si è preferito troppo volte correre col pallone verso la porta avversaria senza contare che prima c’era inesorabilmente il muro difensivo avversario.
Nel secondo tempo è giunto il raddoppio casalingo dopo l’ennesimo lancio lungo avversario per una volta non troppo ben gestito dalla difesa. L’AS Moesa si è costruita nel corso dell’incontro una qualche occasione da rete ma nemmeno troppo limpida. Più calma quindi nella gestione della palla potrebbe essere una strategia e meno lanci lunghi.. a partire dalla difesa che dovrebbe essere la sorgente del nostro gioco: tenere la palla nel reparto difensivo, farla girare, fintanto che si apre uno spiraglio di gioco.
Col tempo e con la perseveranza l’AS Moesa riuscirà a sbocciare come merita. Per ora bisogna tenere l’atteggiamento dimostrato con la grinta e la voglia di restare uniti.
Forza AS Moesa